Come riconoscere un “centro” dopo Sedlmayr, oggi che non esiste più un’area limitata di cui quel punto è baricentro? Che senso può avere una “porta urbana”, dando per scontato che tutto è già “introdotto” implicitamente dall’assenza di barriere reali, filosofiche e morali? “Milano è una brutta e mal combinata città”, sentenzia Gadda. È alla bellezza gaddiana che il progetto aspira, richiamandosi al valore della “riconoscibilità” dell’architettura. La “porta”, privata del ruolo tradizionale di accesso alla città, è progettata in forma di bastioni che ospitano le sedi del consiglio di quartiere e della chiesa. Le due alte torri esistenti, poste a margine dell’area di progetto e che potrebbero inficiare nella sostanza il peso dei “bastioni”, sono bloccate in un virtuale asse urbanistico da due edifici simmetrici destinati a terziario e commerciale. Mentre l’area principale di progetto è disegnata in forma di città giardino, in cui le funzioni previste dal bando sono collocate in un’architettura afasica di prospetti, costituita da elementi che cingono e che spianano, attraverso un uso sistematico di movimenti di terra.

Progetto di riqualificazione dell'area Porta Interscambio, Lorenteggio (MI)

BIANCHI, ALESSANDRO
2007-01-01

Abstract

Come riconoscere un “centro” dopo Sedlmayr, oggi che non esiste più un’area limitata di cui quel punto è baricentro? Che senso può avere una “porta urbana”, dando per scontato che tutto è già “introdotto” implicitamente dall’assenza di barriere reali, filosofiche e morali? “Milano è una brutta e mal combinata città”, sentenzia Gadda. È alla bellezza gaddiana che il progetto aspira, richiamandosi al valore della “riconoscibilità” dell’architettura. La “porta”, privata del ruolo tradizionale di accesso alla città, è progettata in forma di bastioni che ospitano le sedi del consiglio di quartiere e della chiesa. Le due alte torri esistenti, poste a margine dell’area di progetto e che potrebbero inficiare nella sostanza il peso dei “bastioni”, sono bloccate in un virtuale asse urbanistico da due edifici simmetrici destinati a terziario e commerciale. Mentre l’area principale di progetto è disegnata in forma di città giardino, in cui le funzioni previste dal bando sono collocate in un’architettura afasica di prospetti, costituita da elementi che cingono e che spianano, attraverso un uso sistematico di movimenti di terra.
2007
Under 40 Rassegna lombarda “Nuove proposte di architettura”
8887017522
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