L'itinerario è dedicato alle opere e progetti redatti da Carlo Alberto Sacchi a Pavia e provincia: opere per la maggio parte definite da un linguaggio che si pone tra il razionalismo e il "Novecento". Sono inoltre analizzate le influenze e citazioni del Sacchi individuabili in progetti dei più importanti maestri del Movimento Moderno dei primi decenni del '900. L’opera di Carlo Alberto Sacchi costituisce un punto di riferimento fondamentale per l’analisi e la comprensione dell’architettura degli anni ’30 nella provincia italiana .Un’attività,la sua, che si esplica sia con la realizzazione di tipologie richieste dal regime che con interventi relativi a temi più generali. Il monumentalismo insito in molte opere di regime è sempre evitato dal Sacchi che predilige un lessico mutuato sia dalle migliori realizzazioni di Muzio che dall’opera dei maggiori razionalisti italiani. I temi sviluppati in un contesto “minore” che caratterizza i paesi della provincia,sono risolti utilizzando un linguaggio minimale ma non semplicistico, sempre ricco di raffinate soluzioni di dettaglio e di proposte morfologiche e urbane. Ogni progetto non è mai ridotto allo studio di un singolo edificio o di una tipologia,seppure innovativa,ma propone una complessità urbana che si pone in continuità con l’esistente interpretando e proseguendo le caratteristiche del contesto, dimostrando una conoscenza e un rispetto della realtà storica che gli permette di sommare soluzioni innovative a riproposizioni di elementi storici senza cadere in stucchevoli mimetismi.

Itinerari. Carlo Alberto Sacchi e Pavia

PRINA, VITTORIO
2001-01-01

Abstract

L'itinerario è dedicato alle opere e progetti redatti da Carlo Alberto Sacchi a Pavia e provincia: opere per la maggio parte definite da un linguaggio che si pone tra il razionalismo e il "Novecento". Sono inoltre analizzate le influenze e citazioni del Sacchi individuabili in progetti dei più importanti maestri del Movimento Moderno dei primi decenni del '900. L’opera di Carlo Alberto Sacchi costituisce un punto di riferimento fondamentale per l’analisi e la comprensione dell’architettura degli anni ’30 nella provincia italiana .Un’attività,la sua, che si esplica sia con la realizzazione di tipologie richieste dal regime che con interventi relativi a temi più generali. Il monumentalismo insito in molte opere di regime è sempre evitato dal Sacchi che predilige un lessico mutuato sia dalle migliori realizzazioni di Muzio che dall’opera dei maggiori razionalisti italiani. I temi sviluppati in un contesto “minore” che caratterizza i paesi della provincia,sono risolti utilizzando un linguaggio minimale ma non semplicistico, sempre ricco di raffinate soluzioni di dettaglio e di proposte morfologiche e urbane. Ogni progetto non è mai ridotto allo studio di un singolo edificio o di una tipologia,seppure innovativa,ma propone una complessità urbana che si pone in continuità con l’esistente interpretando e proseguendo le caratteristiche del contesto, dimostrando una conoscenza e un rispetto della realtà storica che gli permette di sommare soluzioni innovative a riproposizioni di elementi storici senza cadere in stucchevoli mimetismi.
2001
AL
Sacchi; Mocchi; Pavia; edifici pubblici; razionalismo; Movimento Moderno; Novecento; ONB; Casa del fascio
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