In genere nei progetti di Viganò il rapporto tra architettura e territorio è individuato da due assi ortogonali che esprimono la giacitura principale sommata ad altri assi minori che individuano e accolgono le caratteristiche del contesto e i suoi punti nodali segnati da, rotazioni, diagonali e asimmetrie: alcuni esempi sono casa “La Scala”, casa Piacenza, il progetto per Rimini Bellariva, il lungolago a Salò…… Le piante – di case, edifici, giardini…,anche di piccoli dettagli – sono costituite da elementi – piani, volumi, percorsi, …– disposti in forma di turbina/spirale asimmetrica composta attorno a un nucleo centrale, a determinare un movimento dinamico che avviluppa l’edificio stesso e contemporaneamente si espande verso lo spazio esterno: casa Piacenza, il giardino Crivelli, alcune parti del Mollificio Bresciano, la Facoltà di Architettura, pianta e prospetti della voliera costruttivista nel parco alla X Triennale, la pianta di casa Viganò sintetizzata dallo schizzo che evidenzia «le linee di forza» e «allineamenti, nodi, svincoli»…: esempi che trovano riscontri in piante di edifici del Movimento Moderno quale l’edificio principale del Bauhaus, la citata Kaufmann House di Richard Neutra, la Chace House di Rudolf Schindler, ecc. Le «le linee di forza» definiscono percorsi, spazi e volumi principali in forma di sequenze, lungo le quali l’occhio si muove con modalità complesse quasi fosse l’obiettivo di una telecamera, composte e leggibili con una tecnica del montaggio paragonabile a quella cinematografica; le sequenze sono ritmate da «allineamenti, nodi, svincoli» evidenziati con elementi particolari che denotano sempre un punto di cambiamento o di passaggio da un sistema al successivo e risolti con rotazioni, linee diagonali, ecc.; questo metodo determina un contrappunto continuo tra dinamicità dei percorsi alternata alla staticità dei luoghi di sosta. - Seminario Internazionale: "VIttoriano Viganò: A come Asimmetria", Milano, 14 maggio 2008 - Mendrisio, 15 maggio 2008 Enti promotori: -Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Facoltà del Design, Dipartimento Indaco - Accademia di Architettura - Università della Svizzera Italiana, Archivio del Moderno Progetto e realizzazione: Lab.Pro - Laboratorio di Progettazione Integrata Comitato scientifico: Antonio Piva, Arturo Dell'Acqua Bellavitis, Vittorio Prina, Franz Graf, Bruno Reichlin, Letizia Tedeschi

Involucri complessi tra spazio interno e territorio

PRINA, VITTORIO
2009-01-01

Abstract

In genere nei progetti di Viganò il rapporto tra architettura e territorio è individuato da due assi ortogonali che esprimono la giacitura principale sommata ad altri assi minori che individuano e accolgono le caratteristiche del contesto e i suoi punti nodali segnati da, rotazioni, diagonali e asimmetrie: alcuni esempi sono casa “La Scala”, casa Piacenza, il progetto per Rimini Bellariva, il lungolago a Salò…… Le piante – di case, edifici, giardini…,anche di piccoli dettagli – sono costituite da elementi – piani, volumi, percorsi, …– disposti in forma di turbina/spirale asimmetrica composta attorno a un nucleo centrale, a determinare un movimento dinamico che avviluppa l’edificio stesso e contemporaneamente si espande verso lo spazio esterno: casa Piacenza, il giardino Crivelli, alcune parti del Mollificio Bresciano, la Facoltà di Architettura, pianta e prospetti della voliera costruttivista nel parco alla X Triennale, la pianta di casa Viganò sintetizzata dallo schizzo che evidenzia «le linee di forza» e «allineamenti, nodi, svincoli»…: esempi che trovano riscontri in piante di edifici del Movimento Moderno quale l’edificio principale del Bauhaus, la citata Kaufmann House di Richard Neutra, la Chace House di Rudolf Schindler, ecc. Le «le linee di forza» definiscono percorsi, spazi e volumi principali in forma di sequenze, lungo le quali l’occhio si muove con modalità complesse quasi fosse l’obiettivo di una telecamera, composte e leggibili con una tecnica del montaggio paragonabile a quella cinematografica; le sequenze sono ritmate da «allineamenti, nodi, svincoli» evidenziati con elementi particolari che denotano sempre un punto di cambiamento o di passaggio da un sistema al successivo e risolti con rotazioni, linee diagonali, ecc.; questo metodo determina un contrappunto continuo tra dinamicità dei percorsi alternata alla staticità dei luoghi di sosta. - Seminario Internazionale: "VIttoriano Viganò: A come Asimmetria", Milano, 14 maggio 2008 - Mendrisio, 15 maggio 2008 Enti promotori: -Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Facoltà del Design, Dipartimento Indaco - Accademia di Architettura - Università della Svizzera Italiana, Archivio del Moderno Progetto e realizzazione: Lab.Pro - Laboratorio di Progettazione Integrata Comitato scientifico: Antonio Piva, Arturo Dell'Acqua Bellavitis, Vittorio Prina, Franz Graf, Bruno Reichlin, Letizia Tedeschi
2009
Vittoriano Viganò. A come Asimmetria
9788849215847
Viganò; involucri; esterno-interno; Istituto Marchiondi; Facoltà Architettura Milano; Politecnico; La Scala; Piacenza; Rimini; Salò; percorsi; Richard Neutra; diaframmi; paesaggio; Portese del Garda; Pollone; Colorificio Attiva; Pozzolo Formigaro; via Crivelli; Marecchia; lungolago; giardino; sistame ambientale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/670152
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