L'articolo esamina l'involucro a doppia parete applicato alla costruzione de "iGuzzini Lab" a Recanati (denominato anche "Polo della Luce", quale ampliamento della sede principale), progettato da Maurizio Varratta, che si propone per i criteri di elaborazione funzionale (diretti all'interazione con le sollecitazioni climatiche, alle richieste di comfort negli spazi interni e al contenimento dei consumi energetici) e produttiva, comportando l'utilizzo dei componenti di gamma quale base per lo sviluppo tecnico e prestazionale di un composto di facciata "integrato" e "ibrido". Il sistema è eseguito sulle cortine prospettiche dell'organismo architettonico definito dallo sviluppo planivolumetrico regolare e modulare. Nello specifico, l'edificio è concepito per assumere molteplici destinazioni d'uso ed è finalizzato ad accogliere i "laboratori della luce": l'orientamento rispetto agli assi cardinali, poi, sostiene l'intera composizione in modo strumentale ai fini della ricerca e degli studi sull'illuminazione. Questo assumendo la disposizione equilibrata tra le cortine trasparenti e le sezioni di chiusura opaca, in accordo ai requisiti di visibilità e di riduzione dei carichi dovuti all'irraggiamento solare. Inoltre, la costituzione "asciutta" ed "essenziale" dell'edificio, con la collocazione completa degli apparati impiantistici ed energetici nei livelli interrati, si coniuga ai principi propri della sostenibilità ambientale attraverso l'utilizzo dei sistemi passivi per il controllo della temperatura e della luce naturale, l'adozione delle fonti energetiche rinnovabili, la determinazione della elevata efficienza energetica per gli impianti di climatizzazione e di illuminazione artificiale. L'involucro di tipo "integrato" è inteso come l'apparato di correlazione tra dispositivi e "sotto-componenti", quali le sezioni di aerazione, le schermature solari e le aperture afferenti alla facciata interna, procedendo verso la combinazione con gli impianti. La costruzione e il funzionamento del sistema prevedono l'esecuzione secondo una sequenza di componenti a cellula e di schermi tali da contenere le intercapedini indipendenti tra loro (comprensive delle schermature solari), ovvero tra la chiusura interna in vetrocamera basso-emissivo e la chiusura esterna in vetro temperato.

Polo della luce

NASTRI, MASSIMILIANO
2012-01-01

Abstract

L'articolo esamina l'involucro a doppia parete applicato alla costruzione de "iGuzzini Lab" a Recanati (denominato anche "Polo della Luce", quale ampliamento della sede principale), progettato da Maurizio Varratta, che si propone per i criteri di elaborazione funzionale (diretti all'interazione con le sollecitazioni climatiche, alle richieste di comfort negli spazi interni e al contenimento dei consumi energetici) e produttiva, comportando l'utilizzo dei componenti di gamma quale base per lo sviluppo tecnico e prestazionale di un composto di facciata "integrato" e "ibrido". Il sistema è eseguito sulle cortine prospettiche dell'organismo architettonico definito dallo sviluppo planivolumetrico regolare e modulare. Nello specifico, l'edificio è concepito per assumere molteplici destinazioni d'uso ed è finalizzato ad accogliere i "laboratori della luce": l'orientamento rispetto agli assi cardinali, poi, sostiene l'intera composizione in modo strumentale ai fini della ricerca e degli studi sull'illuminazione. Questo assumendo la disposizione equilibrata tra le cortine trasparenti e le sezioni di chiusura opaca, in accordo ai requisiti di visibilità e di riduzione dei carichi dovuti all'irraggiamento solare. Inoltre, la costituzione "asciutta" ed "essenziale" dell'edificio, con la collocazione completa degli apparati impiantistici ed energetici nei livelli interrati, si coniuga ai principi propri della sostenibilità ambientale attraverso l'utilizzo dei sistemi passivi per il controllo della temperatura e della luce naturale, l'adozione delle fonti energetiche rinnovabili, la determinazione della elevata efficienza energetica per gli impianti di climatizzazione e di illuminazione artificiale. L'involucro di tipo "integrato" è inteso come l'apparato di correlazione tra dispositivi e "sotto-componenti", quali le sezioni di aerazione, le schermature solari e le aperture afferenti alla facciata interna, procedendo verso la combinazione con gli impianti. La costruzione e il funzionamento del sistema prevedono l'esecuzione secondo una sequenza di componenti a cellula e di schermi tali da contenere le intercapedini indipendenti tra loro (comprensive delle schermature solari), ovvero tra la chiusura interna in vetrocamera basso-emissivo e la chiusura esterna in vetro temperato.
2012
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