L'articolo esamina il progetto della "galleria energetica" di Perugia, che si integra alle potenzialità degli strati e dei percorsi, funzionali e connettivi, all'interno dell'assetto urbano storico dell'"acropoli", rilevando l'orientamento metodologico teso a valorizzare, attraverso un innesto "futuribile", la vitalità dei luoghi: questo con l'intento di coniugare gli aspetti di ordine infrastrutturale e il "disvelamento" delle correlazioni urbane, l'estro creativo, la configurazione di scorci e prospettive inattese con l'innesto di un apparato interattivo nei confronti delle azioni climatiche. La concezione morfo-tipologica del sistema afferma, per le volumetrie dell'involucro, l'uso di materiali leggeri, trasparenti e di facile montaggio: le chiusure, potenzialmente reversibili grazie alla totale autonomia dei tralicci a tripode, delle incavallature e delle proiezioni organiche strutturali, indipendenti rispetto alle sezioni edificate, si dispongono in accordo alle prestazioni ambientali di captazione della radiazione solare incidente e di schermatura nei confronti del passaggio sottostante. La "galleria energetica" vetrata è così considerata per l'opportunità di rappresentare, in forma emblematica, le strategie e gli orientamenti di intervento in equilibrio con le sollecitazioni climatiche e con le esigenze sia ambientali sia fruitive, anche nei confronti delle situazioni urbane di particolare rilevanza storica: l'incisività della suggestione sperimentale e utopistica delle superfici e delle loro associazioni decostruite si afferma proprio per il carattere irruente e compiutamente studiato nelle funzioni, dimostrato nelle possibilità prestazionali interattive.

L'innesto futuribile della "galleria energetica"

NASTRI, MASSIMILIANO
2011-01-01

Abstract

L'articolo esamina il progetto della "galleria energetica" di Perugia, che si integra alle potenzialità degli strati e dei percorsi, funzionali e connettivi, all'interno dell'assetto urbano storico dell'"acropoli", rilevando l'orientamento metodologico teso a valorizzare, attraverso un innesto "futuribile", la vitalità dei luoghi: questo con l'intento di coniugare gli aspetti di ordine infrastrutturale e il "disvelamento" delle correlazioni urbane, l'estro creativo, la configurazione di scorci e prospettive inattese con l'innesto di un apparato interattivo nei confronti delle azioni climatiche. La concezione morfo-tipologica del sistema afferma, per le volumetrie dell'involucro, l'uso di materiali leggeri, trasparenti e di facile montaggio: le chiusure, potenzialmente reversibili grazie alla totale autonomia dei tralicci a tripode, delle incavallature e delle proiezioni organiche strutturali, indipendenti rispetto alle sezioni edificate, si dispongono in accordo alle prestazioni ambientali di captazione della radiazione solare incidente e di schermatura nei confronti del passaggio sottostante. La "galleria energetica" vetrata è così considerata per l'opportunità di rappresentare, in forma emblematica, le strategie e gli orientamenti di intervento in equilibrio con le sollecitazioni climatiche e con le esigenze sia ambientali sia fruitive, anche nei confronti delle situazioni urbane di particolare rilevanza storica: l'incisività della suggestione sperimentale e utopistica delle superfici e delle loro associazioni decostruite si afferma proprio per il carattere irruente e compiutamente studiato nelle funzioni, dimostrato nelle possibilità prestazionali interattive.
2011
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