Osservando i progetti di Dominique Perrault il termine “assenza”, appare una felice sintesi, poeticamente allusiva e fortemente identificativa dell’essenza stessa del suo intento progettuale. La si percepisce, quasi istintivamente, come un’esigenza primaria che attraversa con costanza ed intenzionalità ogni realizzazione dell’architetto francese, eppure non si riesce immediatamente a congelarne la realtà oggettiva nell’istantanea di una definizione. Non si tratta certo di assenza di architettura. Richiamatosi spesso al concetto di morte dell’architettura, Perrault non rinuncia però ad essa e piuttosto si riferisce, in termini critici, alla volontà/necessità di una progettazione di metodo ed anti-gerarchia, dove i lacci di una idea precostituita ed ancorata ad una ripetitività analitico-tipologica di sciolgano a favore della lettura libera dell’intervento quale unica risposta plausibile dell’umano costruire al rapporto con la natura e con le infinite variabili dello spazio che viene occupato e conformato.

Assenza di definizione di limite. Verso un'architettura inclusa ed interna.

BORSOTTI, MARCO
2011-01-01

Abstract

Osservando i progetti di Dominique Perrault il termine “assenza”, appare una felice sintesi, poeticamente allusiva e fortemente identificativa dell’essenza stessa del suo intento progettuale. La si percepisce, quasi istintivamente, come un’esigenza primaria che attraversa con costanza ed intenzionalità ogni realizzazione dell’architetto francese, eppure non si riesce immediatamente a congelarne la realtà oggettiva nell’istantanea di una definizione. Non si tratta certo di assenza di architettura. Richiamatosi spesso al concetto di morte dell’architettura, Perrault non rinuncia però ad essa e piuttosto si riferisce, in termini critici, alla volontà/necessità di una progettazione di metodo ed anti-gerarchia, dove i lacci di una idea precostituita ed ancorata ad una ripetitività analitico-tipologica di sciolgano a favore della lettura libera dell’intervento quale unica risposta plausibile dell’umano costruire al rapporto con la natura e con le infinite variabili dello spazio che viene occupato e conformato.
2011
architettura, composizione, architettura di interni, limite, assenza, Perrault
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