Dal 1970 ad oggi: dai primi minicomputer a 16 bit, passando per i terminali grafici “tecnologia storage” a “fosfori” verdi fino alle interfacce grafiche e all’AutoCad, un memoria storica recente, ma tecnologicamente “antica” se raffrontata agli esiti attuali, alle applicazioni integrate e alle potenzialità offerte dal vituale. Un percorso in crescendo di cui difficilmente si possono tracciare i confini Testimonianza di Alfredo Ronchi, ingegnere, docente della Facoltà di Disegno Industriale e della VI Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. Ha sviluppato i propri interessi in tre principali settori convergenti: progettazione assistita dal calcolatore (CAD), computer graphics e realtà virtuale interattiva, multimedialità e reti telematiche. E’ Direttore di vari corsi di alta formazione nel settore dei nuovi media e contenuti digitali. Esperto del CNR, Commissione Europea, Consiglio d’Europa.
Matita, rapidograph, mouse
RONCHI, ALFREDO
2004-01-01
Abstract
Dal 1970 ad oggi: dai primi minicomputer a 16 bit, passando per i terminali grafici “tecnologia storage” a “fosfori” verdi fino alle interfacce grafiche e all’AutoCad, un memoria storica recente, ma tecnologicamente “antica” se raffrontata agli esiti attuali, alle applicazioni integrate e alle potenzialità offerte dal vituale. Un percorso in crescendo di cui difficilmente si possono tracciare i confini Testimonianza di Alfredo Ronchi, ingegnere, docente della Facoltà di Disegno Industriale e della VI Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. Ha sviluppato i propri interessi in tre principali settori convergenti: progettazione assistita dal calcolatore (CAD), computer graphics e realtà virtuale interattiva, multimedialità e reti telematiche. E’ Direttore di vari corsi di alta formazione nel settore dei nuovi media e contenuti digitali. Esperto del CNR, Commissione Europea, Consiglio d’Europa.File | Dimensione | Formato | |
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