Il volume, edito in occasione dell’omonima mostra (6 maggio-8 luglio 2007) che ha inaugurato la Cittadella della cultura di Crema, raccoglie una serie di riflessioni di studiosi italiani, portoghesi e inglesi sull’itinerario biografico di Luigi Manini (1848-1936) – artista poliedrico che ci ha lasciato opere geniali nei diversi campi della pittura, dell’architettura, della scenografia e della fotografia – e sull’ambiente culturale che ha fatto da sfondo alla sua formazione e alla sua attività in Italia e soprattutto in Portogallo. Il percorso di Manini rappresenta un caso di studio interessante per chi indaghi i caratteri delle migrazioni intellettuali. Con una vasta attività, quasi esclusivamente in Portogallo e iniziata in anni ancora giovanili, ha dovuto riorientare il suo modo di conoscere le arti dal sistema di riferimento italiano al mondo portoghese e ai suoi miti, anche figurativi. Questi nuovi saperi brillantemente trasferiti nel suo processo progettuale, sono stati riproposti alla comunità per contribuire alla costruzione di una coscienza nazionale, pur salvando tutto quanto attenesse alla modernità nell’assetto planimetrico, nei concetti distributivi, mell’innovazione tecnica, nell’organizzazione confortevole di abitazioni e alberghi. Personaggio in ombra per la cultura italiana, nonostante il ricco fondo di disegni, conservato nel Museo Civico di Crema, che compongono in un racconto molto articolato, storia nazioanle (portoghese) e progetto, è stato studiato in precedenza soltanto in Portogallo, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla sua opera e contribuendo all’acquisizione del complesso della Quinta da Regaleira (a Sintra) al patrimonio nazionale del Portogallo.

Luigi Manini (1848-1936) architetto e scenografo, pittore e fotografo

RICCI, GIULIANA;PICCAROLO, GAIA
2007-01-01

Abstract

Il volume, edito in occasione dell’omonima mostra (6 maggio-8 luglio 2007) che ha inaugurato la Cittadella della cultura di Crema, raccoglie una serie di riflessioni di studiosi italiani, portoghesi e inglesi sull’itinerario biografico di Luigi Manini (1848-1936) – artista poliedrico che ci ha lasciato opere geniali nei diversi campi della pittura, dell’architettura, della scenografia e della fotografia – e sull’ambiente culturale che ha fatto da sfondo alla sua formazione e alla sua attività in Italia e soprattutto in Portogallo. Il percorso di Manini rappresenta un caso di studio interessante per chi indaghi i caratteri delle migrazioni intellettuali. Con una vasta attività, quasi esclusivamente in Portogallo e iniziata in anni ancora giovanili, ha dovuto riorientare il suo modo di conoscere le arti dal sistema di riferimento italiano al mondo portoghese e ai suoi miti, anche figurativi. Questi nuovi saperi brillantemente trasferiti nel suo processo progettuale, sono stati riproposti alla comunità per contribuire alla costruzione di una coscienza nazionale, pur salvando tutto quanto attenesse alla modernità nell’assetto planimetrico, nei concetti distributivi, mell’innovazione tecnica, nell’organizzazione confortevole di abitazioni e alberghi. Personaggio in ombra per la cultura italiana, nonostante il ricco fondo di disegni, conservato nel Museo Civico di Crema, che compongono in un racconto molto articolato, storia nazioanle (portoghese) e progetto, è stato studiato in precedenza soltanto in Portogallo, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla sua opera e contribuendo all’acquisizione del complesso della Quinta da Regaleira (a Sintra) al patrimonio nazionale del Portogallo.
2007
Silvana Editoriale
9788836608881
Luigi Manini; Portogallo; storicismo
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