Lo studio proposto costituisce una rifl essione sull’acceso dibattito sorto nel periodo compreso tra le due guerre mondiali sul rapporto esistente tra architettura e “materia edilizia”. Tra le diff erenti correnti di pensiero esaminate vi sono le posizioni più vicine al razionalismo radicale e al decorativismo persistente e alle idee espresse dalla rivista Il Politecnico, distintasi per essersi precocemente pronunciata sull’importanza dell’impegno degli architetti e degli ingegneri di utilizzare materiali da costruzione in maniera “geniale” e “razionale”. L’autore pone dunque l’accento sulle istanze culturali del periodo che spingono i professionisti a realizzare buone architetture rifi utando lo sterile ibridismo architettonico, incapace di contribuire allo sviluppo “naturale” dell’abitare e della scienza architettonica. Il saggio tratteggia anche l’importanza che l’innovazione tecnologica ha rivestito nella ricerca scientifi co-accademica e, soprattutto, nel fervore dell’intensa attività edilizia milanese. L’autore pone particolare attenzione ai nuovi materiali impiegati (quali il Plymax, il Celotex, la Solomit, l’Insulite, il Lignat, il Populit, il Linoleum, il Nirosta, l’Anticorodal, il Peraluman e l’Avional) e al loro geniale impiego da parte di taluni architetti, che, sfruttandone sapientemente le potenzialità, contribuirono all’evoluzione del concetto stesso di architettura moderna. Construction techniques, materials and colors of Lombard architecture between the two Wars. Th is study is a refl ection on the vivid discussion about the relationship between architecture and “building material” during the period between the two World Wars. Among the diff erent schools of thought examined, there are the attitudes closer to radical rationalism, persistent decorativism and ideas presented in the journal Il Politecnico. Th is journal distinguished itself because of the early importance given to the use of building materials in a “clever” and “rational” way from architects and engineers. Th e author underlines the cultural instances that pushed the professional men to create good architectures refusing the fruitless architectonical hybridism that is unable to contribute on the natural development of architectonical science. Th e paper shows the importance of technological innovation in scientifi c and academic fi eld and especially in the intense Milan’s building activity. Th e author pays attention to the new materials (such as Plymax, Celotex, Solomit, Insulite, Lignat, Linoleum, Nirosta, Anticorodal, Peraluman and Avional) and to the clever way of using them from some architects that contributed to the evolution of the conception of modern architecture through the skilful utilization of the material potential.

Tecniche costruttive, materiali e colori dell'architettura lombarda tra le due guerre

ZANZOTTERA, FERDINANDO
2010-01-01

Abstract

Lo studio proposto costituisce una rifl essione sull’acceso dibattito sorto nel periodo compreso tra le due guerre mondiali sul rapporto esistente tra architettura e “materia edilizia”. Tra le diff erenti correnti di pensiero esaminate vi sono le posizioni più vicine al razionalismo radicale e al decorativismo persistente e alle idee espresse dalla rivista Il Politecnico, distintasi per essersi precocemente pronunciata sull’importanza dell’impegno degli architetti e degli ingegneri di utilizzare materiali da costruzione in maniera “geniale” e “razionale”. L’autore pone dunque l’accento sulle istanze culturali del periodo che spingono i professionisti a realizzare buone architetture rifi utando lo sterile ibridismo architettonico, incapace di contribuire allo sviluppo “naturale” dell’abitare e della scienza architettonica. Il saggio tratteggia anche l’importanza che l’innovazione tecnologica ha rivestito nella ricerca scientifi co-accademica e, soprattutto, nel fervore dell’intensa attività edilizia milanese. L’autore pone particolare attenzione ai nuovi materiali impiegati (quali il Plymax, il Celotex, la Solomit, l’Insulite, il Lignat, il Populit, il Linoleum, il Nirosta, l’Anticorodal, il Peraluman e l’Avional) e al loro geniale impiego da parte di taluni architetti, che, sfruttandone sapientemente le potenzialità, contribuirono all’evoluzione del concetto stesso di architettura moderna. Construction techniques, materials and colors of Lombard architecture between the two Wars. Th is study is a refl ection on the vivid discussion about the relationship between architecture and “building material” during the period between the two World Wars. Among the diff erent schools of thought examined, there are the attitudes closer to radical rationalism, persistent decorativism and ideas presented in the journal Il Politecnico. Th is journal distinguished itself because of the early importance given to the use of building materials in a “clever” and “rational” way from architects and engineers. Th e author underlines the cultural instances that pushed the professional men to create good architectures refusing the fruitless architectonical hybridism that is unable to contribute on the natural development of architectonical science. Th e paper shows the importance of technological innovation in scientifi c and academic fi eld and especially in the intense Milan’s building activity. Th e author pays attention to the new materials (such as Plymax, Celotex, Solomit, Insulite, Lignat, Linoleum, Nirosta, Anticorodal, Peraluman and Avional) and to the clever way of using them from some architects that contributed to the evolution of the conception of modern architecture through the skilful utilization of the material potential.
2010
Storia dell'Architettura; Storia della Città; Tradizionalismo; Tecniche costruttive; Materiali per l'architettura; Architettura del XX secolo; Novecento; Lombardia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/582464
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