Questa wunderkammer del XXI secolo è un “ laboratorio biotecnologico” dove vengono anticipate le meraviglie della scienza per il prossimo futuro. Verde – cemento quale metafora dell’opposizione naturale – artificiale, organico – inorganico, costruito – aperto, è un tema che nel laboratorio viene idealmente decodificato ponendo in vitro materie diverse; se ne verificheranno le forme, i principi generativi, le possibilità di ibridazione, le clonazioni, ecc. Le materie sono immerse in un liquido/brodo di cultura quale è il fluido della vita metropolitana,per innescare processi di riproduzione agamica. In questo le spazialità architettoniche si miscelano con le spazialità vegetali in una discontinuità energetica e temporale. In provetta si studia il valore dello spazio reale insieme a quello fittizio e, mescolando frammenti di costruito e rizomi tra decostruttivismo e ecologia, si sperimentano nuovi organismi complessi. Entrando nella stanza si aggira un muro di cemento “mutante” in un albero mosso dal vento,come per realizzare un processo di fitocenosi; l’espediente allestitivo pone l’accento sul valore esistenziale del paesaggio quale condizione del circostante prodotta dall’attività umana che continuamente ridefinisce proprio i termini dell’opposizione natura artificio; il muro-vegetale è elemento trasparente che permette uno sguardo “vero” sulle proprietà della natura sovvertendone i termini percettivi: opaco-trasparente vs trasparente-opaco. Cinque tavoli da laboratorio ospitano “ capsule petri “ per coltivazioni in vitro che contengono materiali vegetali e dettagli del costruito riferiti ai progetti dell’area Garibaldi – Repubblica, oggetto dell’ “esperimento scientifico” che si effettua nella stanza. Su ogni tavolo viene rappresentata l’opportunità per la creazione di una nuova centralità focalizzata su moda, design e comunicazione, come strategia di promozione e vendita della città. Il progetto urbanistico per l’area di Garibaldi Repubblica redatto dall’arch. Pierluigi Nicolin ipotizza un parco urbano con radura al centro, ed edificazione sui bordi che viene poi declinato nei singoli esiti concorsuali e interventi progettuali. Il centro dovrebbe divenire nel progetto “La Biblioteca degli Alberi” , una grande “piazza” quadrata - solcata da una fitta rete di tracciati pedonali articolati secondo la logica di una strategia potenzialmente illimitata - ganglio di connessione e scambio tra la Città della Moda progettata per Hines Italia e il Polo istituzionale accresciuto dei progetti per la Nuova Sede del Comune, e la Nuova Sede della Regione Lombardia. Modi diversi, questi, di confrontarsi con il verde, con il tema del parco. Esempi pacati di neo-organicismo di natura stilistico formale nei progetti per la Città della Moda e per la Nuova Sede della Regione Lombardia in un contesto in cui “verde e cemento” sembrano vicendevolmente scambiarsi le logiche formali; e di rapporto dialettico tra il volume dalla netta stereometria del progetto per la Nuova Sede del Comune e la superficie potenzialmente dinamica e mutevole del parco. Sullo sfondo rimane come distillato il principio di tutela ambientale invocato da tutti progetti presentati.

Milano, Area Garibaldi-Repubblica

CECCHI, RAFFAELLO
2005-01-01

Abstract

Questa wunderkammer del XXI secolo è un “ laboratorio biotecnologico” dove vengono anticipate le meraviglie della scienza per il prossimo futuro. Verde – cemento quale metafora dell’opposizione naturale – artificiale, organico – inorganico, costruito – aperto, è un tema che nel laboratorio viene idealmente decodificato ponendo in vitro materie diverse; se ne verificheranno le forme, i principi generativi, le possibilità di ibridazione, le clonazioni, ecc. Le materie sono immerse in un liquido/brodo di cultura quale è il fluido della vita metropolitana,per innescare processi di riproduzione agamica. In questo le spazialità architettoniche si miscelano con le spazialità vegetali in una discontinuità energetica e temporale. In provetta si studia il valore dello spazio reale insieme a quello fittizio e, mescolando frammenti di costruito e rizomi tra decostruttivismo e ecologia, si sperimentano nuovi organismi complessi. Entrando nella stanza si aggira un muro di cemento “mutante” in un albero mosso dal vento,come per realizzare un processo di fitocenosi; l’espediente allestitivo pone l’accento sul valore esistenziale del paesaggio quale condizione del circostante prodotta dall’attività umana che continuamente ridefinisce proprio i termini dell’opposizione natura artificio; il muro-vegetale è elemento trasparente che permette uno sguardo “vero” sulle proprietà della natura sovvertendone i termini percettivi: opaco-trasparente vs trasparente-opaco. Cinque tavoli da laboratorio ospitano “ capsule petri “ per coltivazioni in vitro che contengono materiali vegetali e dettagli del costruito riferiti ai progetti dell’area Garibaldi – Repubblica, oggetto dell’ “esperimento scientifico” che si effettua nella stanza. Su ogni tavolo viene rappresentata l’opportunità per la creazione di una nuova centralità focalizzata su moda, design e comunicazione, come strategia di promozione e vendita della città. Il progetto urbanistico per l’area di Garibaldi Repubblica redatto dall’arch. Pierluigi Nicolin ipotizza un parco urbano con radura al centro, ed edificazione sui bordi che viene poi declinato nei singoli esiti concorsuali e interventi progettuali. Il centro dovrebbe divenire nel progetto “La Biblioteca degli Alberi” , una grande “piazza” quadrata - solcata da una fitta rete di tracciati pedonali articolati secondo la logica di una strategia potenzialmente illimitata - ganglio di connessione e scambio tra la Città della Moda progettata per Hines Italia e il Polo istituzionale accresciuto dei progetti per la Nuova Sede del Comune, e la Nuova Sede della Regione Lombardia. Modi diversi, questi, di confrontarsi con il verde, con il tema del parco. Esempi pacati di neo-organicismo di natura stilistico formale nei progetti per la Città della Moda e per la Nuova Sede della Regione Lombardia in un contesto in cui “verde e cemento” sembrano vicendevolmente scambiarsi le logiche formali; e di rapporto dialettico tra il volume dalla netta stereometria del progetto per la Nuova Sede del Comune e la superficie potenzialmente dinamica e mutevole del parco. Sullo sfondo rimane come distillato il principio di tutela ambientale invocato da tutti progetti presentati.
2005
Conflitti. Architettura contemporanea in Italia
9788876245619
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