Per quanto riguarda la “tecnologia dell’architettura come linguaggio dell’architettura”, dobbiamo considerare che il procedimento del dare forma avviene nello stesso modo con cui si origina il linguaggio. Certo, il linguaggio è fatto di parole, mentre la costruzione architettonica è fatta di elementi costruttivi (porte, finestre, cemento, colore, ecc…). Tuttavia gli elementi costruttivi, come le parole, sono solo strumenti, mezzi di comunicazione del pensiero. Come ogni parola, ogni elemento costruttivo ha un suo particolare significato e nel contempo va a comporre il significato globale del discorso. Così il linguaggio, verbale o visivo che sia, è un sistema di simboli che, per mezzo dei significati delle singole parti e per mezzo di regole grammaticali, si articola in frasi, periodi, discorsi, per il tramite dei materiali e degli elementi costruttivi. E come il linguaggio parlato, è una forma articolata: le sue parti, pur conservando la propria esistenza autonoma (la scala è sempre una scala e la porta una porta), si fondono insieme per formare una entità più grande, che non è un miscuglio o una somma di parti, ma una integrazione articolata che noi percepiamo globalmente ed esteticamente. Ecco perché la tecnologia dell’architettura è linguaggio, perché mira all’integrazione delle parole (gli elementi costruttivi) il cui fine, come è per ogni linguaggio, risiede nel discorso. E il discorso non esiste mai di per sé, perché è comunicazione del pensiero e dei sentimenti; è ciò che invera e rende tangibile la “forma simbolica”

Colore e colorimetria: contributi multidisciplinari

BISSON, MARIO
2005-01-01

Abstract

Per quanto riguarda la “tecnologia dell’architettura come linguaggio dell’architettura”, dobbiamo considerare che il procedimento del dare forma avviene nello stesso modo con cui si origina il linguaggio. Certo, il linguaggio è fatto di parole, mentre la costruzione architettonica è fatta di elementi costruttivi (porte, finestre, cemento, colore, ecc…). Tuttavia gli elementi costruttivi, come le parole, sono solo strumenti, mezzi di comunicazione del pensiero. Come ogni parola, ogni elemento costruttivo ha un suo particolare significato e nel contempo va a comporre il significato globale del discorso. Così il linguaggio, verbale o visivo che sia, è un sistema di simboli che, per mezzo dei significati delle singole parti e per mezzo di regole grammaticali, si articola in frasi, periodi, discorsi, per il tramite dei materiali e degli elementi costruttivi. E come il linguaggio parlato, è una forma articolata: le sue parti, pur conservando la propria esistenza autonoma (la scala è sempre una scala e la porta una porta), si fondono insieme per formare una entità più grande, che non è un miscuglio o una somma di parti, ma una integrazione articolata che noi percepiamo globalmente ed esteticamente. Ecco perché la tecnologia dell’architettura è linguaggio, perché mira all’integrazione delle parole (gli elementi costruttivi) il cui fine, come è per ogni linguaggio, risiede nel discorso. E il discorso non esiste mai di per sé, perché è comunicazione del pensiero e dei sentimenti; è ciò che invera e rende tangibile la “forma simbolica”
2005
Colore e colorimetria: contributi multidisciplinari
8879572431
design, architettura
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