Un viaggio nella ex DDR è l’occasione per ripensare, con occhio storico, agli avvenimenti contemporanei. Vogliamo una unione che in passato fu il sogno di pazzi visionari e sanguinari: dai Cesare a Carlo Magno, da Federico Barbarossa a Re Sole, da Napoleone alle dittature novecentesche. L’Europa unita che noi vogliamo, però, a differenza del passato, deve nascere dalla volontà popolare e non dalle imposizione dei politici, da un comune sentire e da un’economia comune, piuttosto che da guerre di conquista. Vogliamo le stesse cose che volevano i nostri predecessori: da loro ci dividono i mezzi, non il fine, e forse talvolta anche questo, quando i rigurgiti regionalistici fanno capolino in tutta Europa.

Architettura unita d’Europa

BIANCHI, ALESSANDRO
2007-01-01

Abstract

Un viaggio nella ex DDR è l’occasione per ripensare, con occhio storico, agli avvenimenti contemporanei. Vogliamo una unione che in passato fu il sogno di pazzi visionari e sanguinari: dai Cesare a Carlo Magno, da Federico Barbarossa a Re Sole, da Napoleone alle dittature novecentesche. L’Europa unita che noi vogliamo, però, a differenza del passato, deve nascere dalla volontà popolare e non dalle imposizione dei politici, da un comune sentire e da un’economia comune, piuttosto che da guerre di conquista. Vogliamo le stesse cose che volevano i nostri predecessori: da loro ci dividono i mezzi, non il fine, e forse talvolta anche questo, quando i rigurgiti regionalistici fanno capolino in tutta Europa.
2007
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