Le valli montane sono custodi di una cultura materiale che si esprime nel modellamento dei pendii, nella costruzione di insediamenti e nella coltivazione del terreno circostante. Le costruzioni sono realizzate con il legno dei boschi vicini e la pietra trovata sul posto, i terrazzi vengono sostenuti da muri a secco conseguenza dello spietramento dei campi: ogni scelta colturale e costruttiva tende a sfruttare al massimo le potenzialità del luogo, nonostante le diffi coltà insite in un territorio scosceso. La ricchezza di questi luoghi è nella sua semplicità e nella comunicazione del legame tra uomo e risorse del territorio che ha governato le scelte insediative degli abitanti delle valli montane. Questa ricchezza è innanzitutto da conoscere, preservare, divulgare e, quindi, valorizzare. Molte valli, benché di grande interesse culturale, soffrono, però, il fenomeno di uno spopolamento marcato e del progressivo abbandono delle attività agricole a presidio del territorio. Le peculiarità culturali, architettoniche e paesaggistiche del territorio rappresentano, invece, potenzialità di rivitalizzazione grazie a una valorizzazione in funzione di una fruizione turistica e di una maggior ricettività. Queste sono le tematiche affrontate nel convegno, accompagnato da un laboratorio di idee, volto ad analizzare il territorio della Val Borbera e ad avanzare proposte per la rivitalizzazione della valle, dal punto di vista architettonico e paesaggistico, attraverso il confronto delle esperienze di diversi studiosi del mondo montano in un territorio al confi ne di più culture, paesaggisticamente integro e ricco di tradizioni rurali, quale la Val Borbera. Un gruppo di autori motivati sono stati inoltre invitati ad effettuare una ricerca fotografi ca contigua ai temi sviluppati dal convegno, ed hanno prodotto il Progetto Atlante Borbera, una documentazione fotografi ca con una visione nuova, diversa, non prevedibile, una visione “straniata”, che va quindi al di là del semplice riconoscimento di “ciò che è familiare e conosciuto” che generalmente passa inosservato. Per gli abitanti della Valle rappresenta una opportunità per comprendere il valore artistico e culturale del bellissimo paesaggio valborberino e riconoscersi nell’architettura rurale. Per i partecipanti al convegno, soprattutto coloro che non conoscono l’importanza della fotografi a d’autore e della committenza pubblica, costituisce un’occasione di comprendere come il ruolo del fotografo non sia quello di un semplice documentatore, ma piuttosto quello di un artista in grado di sviluppare un vero e proprio progetto personale sull’architettura e sul paesaggio.

L’architettura e il paesaggio rurale nello sviluppo socio economico montano

BRANDUINI, PAOLA NELLA
2005-01-01

Abstract

Le valli montane sono custodi di una cultura materiale che si esprime nel modellamento dei pendii, nella costruzione di insediamenti e nella coltivazione del terreno circostante. Le costruzioni sono realizzate con il legno dei boschi vicini e la pietra trovata sul posto, i terrazzi vengono sostenuti da muri a secco conseguenza dello spietramento dei campi: ogni scelta colturale e costruttiva tende a sfruttare al massimo le potenzialità del luogo, nonostante le diffi coltà insite in un territorio scosceso. La ricchezza di questi luoghi è nella sua semplicità e nella comunicazione del legame tra uomo e risorse del territorio che ha governato le scelte insediative degli abitanti delle valli montane. Questa ricchezza è innanzitutto da conoscere, preservare, divulgare e, quindi, valorizzare. Molte valli, benché di grande interesse culturale, soffrono, però, il fenomeno di uno spopolamento marcato e del progressivo abbandono delle attività agricole a presidio del territorio. Le peculiarità culturali, architettoniche e paesaggistiche del territorio rappresentano, invece, potenzialità di rivitalizzazione grazie a una valorizzazione in funzione di una fruizione turistica e di una maggior ricettività. Queste sono le tematiche affrontate nel convegno, accompagnato da un laboratorio di idee, volto ad analizzare il territorio della Val Borbera e ad avanzare proposte per la rivitalizzazione della valle, dal punto di vista architettonico e paesaggistico, attraverso il confronto delle esperienze di diversi studiosi del mondo montano in un territorio al confi ne di più culture, paesaggisticamente integro e ricco di tradizioni rurali, quale la Val Borbera. Un gruppo di autori motivati sono stati inoltre invitati ad effettuare una ricerca fotografi ca contigua ai temi sviluppati dal convegno, ed hanno prodotto il Progetto Atlante Borbera, una documentazione fotografi ca con una visione nuova, diversa, non prevedibile, una visione “straniata”, che va quindi al di là del semplice riconoscimento di “ciò che è familiare e conosciuto” che generalmente passa inosservato. Per gli abitanti della Valle rappresenta una opportunità per comprendere il valore artistico e culturale del bellissimo paesaggio valborberino e riconoscersi nell’architettura rurale. Per i partecipanti al convegno, soprattutto coloro che non conoscono l’importanza della fotografi a d’autore e della committenza pubblica, costituisce un’occasione di comprendere come il ruolo del fotografo non sia quello di un semplice documentatore, ma piuttosto quello di un artista in grado di sviluppare un vero e proprio progetto personale sull’architettura e sul paesaggio.
2005
Centro grafico S
9788895194325
architettura rurale; recupero; valorizzazione; paesaggio rurale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/247332
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