L'emergenza energetica e la necessità di individuare sicure azioni di contenimento dei consumi richiede oggi un ribaltamento culturale che metta in primo piano l'edificio e la sua architettura nella climatizzazione degli ambienti interni. Una climatizzazione, quindi, spontanea che riserva all'impianto di controllare per un limitato numero di giorni situazioni particolarmente critiche. Rispetto alle logiche conservative dell'esperienza delle case passive in Germania, basata su una gestione delle condizioni interne fondamentalmente impiantistica, va evidenziata la particolarità del clima italiano che introduce accanto alle problematiche invernali, quelle estive. A quest'ultimo riguardo un aspetto da considerare è il fatto che in Italia la sociologia dell'abitare nei periodo primaverile ed estivo apprezza maggiormente ambienti e, quindi, edifici che, per la loro configurazione tecnologica e architettonica, trovino nella loro reattività al clima esterno e nella ventilazione naturale le risorse di controllo delle condizioni ambientali. Ciò richiede una attenta analisi delle condizioni e opportunità del contesto microclimatico che non possono che generare modelli risolutivi non replicabili e generalizzabili come al contrario avviene nel caso tedesco. L’obiettivo del capitolo è quello di mettere in evidenza il ruolo delle superfici trasparenti (dalle facciate ai serramenti) nel funzionamento di un organismo edilizio reattivo al clima. Luce, energia e calore vengono modulati attraverso le superfici trasparenti. La scelta delle prestazioni del sistema vetro+protezione solare+oscurante dipende dal contesto climatico, dalle condizioni di comfort degli spazi confinati e dal modello d’uso e dalla destinazione dell’edificio. Nel capitolo si definiscono, al variare delle sollecitazioni, gli indicatori da controllare e le specifiche di prestazione da assegnare. Ampio spazio viene dato alla tecnologia.
Modulare i segnali energetici e luminosi: i sistemi di controllo solare
POLI, TIZIANA
2007-01-01
Abstract
L'emergenza energetica e la necessità di individuare sicure azioni di contenimento dei consumi richiede oggi un ribaltamento culturale che metta in primo piano l'edificio e la sua architettura nella climatizzazione degli ambienti interni. Una climatizzazione, quindi, spontanea che riserva all'impianto di controllare per un limitato numero di giorni situazioni particolarmente critiche. Rispetto alle logiche conservative dell'esperienza delle case passive in Germania, basata su una gestione delle condizioni interne fondamentalmente impiantistica, va evidenziata la particolarità del clima italiano che introduce accanto alle problematiche invernali, quelle estive. A quest'ultimo riguardo un aspetto da considerare è il fatto che in Italia la sociologia dell'abitare nei periodo primaverile ed estivo apprezza maggiormente ambienti e, quindi, edifici che, per la loro configurazione tecnologica e architettonica, trovino nella loro reattività al clima esterno e nella ventilazione naturale le risorse di controllo delle condizioni ambientali. Ciò richiede una attenta analisi delle condizioni e opportunità del contesto microclimatico che non possono che generare modelli risolutivi non replicabili e generalizzabili come al contrario avviene nel caso tedesco. L’obiettivo del capitolo è quello di mettere in evidenza il ruolo delle superfici trasparenti (dalle facciate ai serramenti) nel funzionamento di un organismo edilizio reattivo al clima. Luce, energia e calore vengono modulati attraverso le superfici trasparenti. La scelta delle prestazioni del sistema vetro+protezione solare+oscurante dipende dal contesto climatico, dalle condizioni di comfort degli spazi confinati e dal modello d’uso e dalla destinazione dell’edificio. Nel capitolo si definiscono, al variare delle sollecitazioni, gli indicatori da controllare e le specifiche di prestazione da assegnare. Ampio spazio viene dato alla tecnologia.File | Dimensione | Formato | |
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