Rivestimenti compositi, per deposizione sia elettrochimica sia autocatalitica, hanno trovato applicazione soprattutto come rivestimenti resistenti ad usura e autolubrificanti in ambito tecnico. Per altre finalità applicative, le potenzialità della tecnica dell’elettrocodeposizione appaiono ancora scarsamente esplorate, anche a causa della complessità dei processi, soggetti all’influenza di molteplici e disparati fattori: le caratteristiche delle particelle della fase dispersa, la composizione e le condizioni operative dei bagni, la difficoltà di stabilire correlazioni di senso univoco tra parametri operativi e proprietà dei depositi, che dipendono in misura più o meno grande sia dalla frazione volumica della fase dispersa sia dalle sue dimensioni e distribuzione. Anche nel caso dell’elettrodeposizione di compositi a matrice di oro e sue leghe, l’interesse della ricerca si è concentrato sugli impieghi tecnici, quali la placcatura di connettori elettrici e, nell’ambito delle tecnologie più avanzate, la sintesi di compositi speciali per applicazioni in catalisi e sensoristica. Le opportunità di sviluppo e rinnovamento delle tecniche di elettrodeposizione ed elettroformatura utilizzate nell’industria orafa e più in generale nelle applicazioni decorative non hanno ricevuto grande considerazione da parte della ricerca accademica, salvo qualche eccezione, e offrono ancora un terreno fertile di riflessione e d’invenzione.

Electrodeposition and electroforming of Au and Au-alloy matrix composite

CAVALLOTTI, PIETRO LUIGI;VICENZO, ANTONELLO
2004-01-01

Abstract

Rivestimenti compositi, per deposizione sia elettrochimica sia autocatalitica, hanno trovato applicazione soprattutto come rivestimenti resistenti ad usura e autolubrificanti in ambito tecnico. Per altre finalità applicative, le potenzialità della tecnica dell’elettrocodeposizione appaiono ancora scarsamente esplorate, anche a causa della complessità dei processi, soggetti all’influenza di molteplici e disparati fattori: le caratteristiche delle particelle della fase dispersa, la composizione e le condizioni operative dei bagni, la difficoltà di stabilire correlazioni di senso univoco tra parametri operativi e proprietà dei depositi, che dipendono in misura più o meno grande sia dalla frazione volumica della fase dispersa sia dalle sue dimensioni e distribuzione. Anche nel caso dell’elettrodeposizione di compositi a matrice di oro e sue leghe, l’interesse della ricerca si è concentrato sugli impieghi tecnici, quali la placcatura di connettori elettrici e, nell’ambito delle tecnologie più avanzate, la sintesi di compositi speciali per applicazioni in catalisi e sensoristica. Le opportunità di sviluppo e rinnovamento delle tecniche di elettrodeposizione ed elettroformatura utilizzate nell’industria orafa e più in generale nelle applicazioni decorative non hanno ricevuto grande considerazione da parte della ricerca accademica, salvo qualche eccezione, e offrono ancora un terreno fertile di riflessione e d’invenzione.
2004
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