Il progetto per la costruzione del Museo Internazionale della Scultura Contemporanea (MIEC) e la ristrutturazione del Museo Civico Abade Pedrosa (MMAP), elaborato a quattro mani da Álvaro Siza Vieira ed Eduardo Souto de Moura, conserva l'eccezionalità del sito e rispetta la presenza del Monastero di São Bento. Il Museo Civico Abade Pedrosa nasce nella ex foresteria del Monastero, un edificio classificato come monumento nazionale. La struttura si sviluppa su due piani, di cui solo il piano superiore appartiene al Museo. A pianta rettangolare e sviluppo longitudinale, l'edificio è organizzato, a ovest, da un corridoio lunghissimo e, ad est, da diverse sale di dimensioni variabili con specifici collegamenti tra loro. La definizione della proposta volumetrica prende atto della volontà di definire l’accesso dalla piazza per il nuovo ma anche per il vecchio museo (Museo Civico Abade Pedrosa). Da questa premessa, il nuovo museo MIEC si sviluppa parallelamente alla parete nord esistente, liberando l’area a sud per una promenade che si affaccia sulla strada Unisco Godiniz. Il nuovo edificio ha come quota massima il limite inferiore del cornicione del Monastero, in modo da non disturbare o sovrapporsi all’edificio storico, con cui dovrà stabilire un rapporto fisico di continuità. Questo collegamento avviene attraverso un “braccio” che parte dal volume principale e a seguito della demolizione di una piccola preesistenza. Questa la nuova distribuzione funzionale del complesso: dall’ingresso principale, di fronte al vecchio museo, si accede alla lobby connessa con il Museo Civico Abade Pedrosa, con la reception e gli accessi verticali. Il livello del suolo è in continuità con il Monastero di São Bento. Il piano principale è strutturato a partire da un negozio a diretto contatto con l’atrio; una caffetteria e i suoi servizi; uffici amministrativi e un centro di documentazione che funziona come area espositiva e centro studi. Il progetto è stato pubblicato in molte riviste di architettura, cataloghi, libri e monografie nazionali e internazionali.

MUSEO MUNICIPALE ABADE PEDROSA (MMAP) E MUSEO INTERNAZIONALE DI SCULTURA CONTEMPORANEA (MICC)- SANTO TIRSO, PORTOGALLO

E. E. Souto de Moura;
2016-01-01

Abstract

Il progetto per la costruzione del Museo Internazionale della Scultura Contemporanea (MIEC) e la ristrutturazione del Museo Civico Abade Pedrosa (MMAP), elaborato a quattro mani da Álvaro Siza Vieira ed Eduardo Souto de Moura, conserva l'eccezionalità del sito e rispetta la presenza del Monastero di São Bento. Il Museo Civico Abade Pedrosa nasce nella ex foresteria del Monastero, un edificio classificato come monumento nazionale. La struttura si sviluppa su due piani, di cui solo il piano superiore appartiene al Museo. A pianta rettangolare e sviluppo longitudinale, l'edificio è organizzato, a ovest, da un corridoio lunghissimo e, ad est, da diverse sale di dimensioni variabili con specifici collegamenti tra loro. La definizione della proposta volumetrica prende atto della volontà di definire l’accesso dalla piazza per il nuovo ma anche per il vecchio museo (Museo Civico Abade Pedrosa). Da questa premessa, il nuovo museo MIEC si sviluppa parallelamente alla parete nord esistente, liberando l’area a sud per una promenade che si affaccia sulla strada Unisco Godiniz. Il nuovo edificio ha come quota massima il limite inferiore del cornicione del Monastero, in modo da non disturbare o sovrapporsi all’edificio storico, con cui dovrà stabilire un rapporto fisico di continuità. Questo collegamento avviene attraverso un “braccio” che parte dal volume principale e a seguito della demolizione di una piccola preesistenza. Questa la nuova distribuzione funzionale del complesso: dall’ingresso principale, di fronte al vecchio museo, si accede alla lobby connessa con il Museo Civico Abade Pedrosa, con la reception e gli accessi verticali. Il livello del suolo è in continuità con il Monastero di São Bento. Il piano principale è strutturato a partire da un negozio a diretto contatto con l’atrio; una caffetteria e i suoi servizi; uffici amministrativi e un centro di documentazione che funziona come area espositiva e centro studi. Il progetto è stato pubblicato in molte riviste di architettura, cataloghi, libri e monografie nazionali e internazionali.
2016
Museo, Portogallo, Alvaro Siza Vieira, Eduardo Souto de Moura
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