Secondo la classificazione di Semper, la ceramica è l’arte plastica che nasce dal modellato dell’argilla prima della cottura, per la creazione di suppellettili di uso comune e di elementi costruttivi. La reperibilità della materia prima, la facilità di modellazione e la relativa resistenza e durevolezza del materiale ne hanno favorito l’applicazione nella fabbricazione di suppellettili e all’architettura, ma il vero successo della ceramica negli artefatti domestici e nella decorazione dell’edificio è legato connubio con il colore, che ne diventa la caratteristica più evidente. La naturale integrazione di forma, segno e colore che caratterizza l’immagine di suppellettili per la casa e maioliche da rivestimento permette di superare la questione della decorazione come ornamento di superficie rendendola organica al disegno generale dell’oggetto. Giò Ponti –che fu uno dei primi architetti italiani ad occuparsi attivamente di design industriale e dal 1938 al 1961 fu docente di “Interni, arredamento e decorazione” al Politecnico di Milano- riconobbe l’efficacia di quest’arte con un’attenzione costante e soluzioni progettuali capaci di coniugare la tradizione classica con il desiderio di modernità, tanto nelle suppellettili per la casa che nei rivestimenti industriali. All’inizio della sua attività legò il suo nome a una delle più importanti manifatture italiane, la Richard-Ginori, della quale fu direttore artistico dal 1923 al 1938 rinnovandone la produzione e l’immagine commerciale in parallelo con le trasformazioni che stavano vivendo la società e il mondo produttivo. Negli anni ’60-’70 si cimenterà ancora nella e con la decorazione della nel disegno dei pavimenti dell’hotel Parco dei Principi a Sorrento e della Salzburger Nachricten, quando la versatilità della ceramica nell’architettura segnava il trionfo della produzione industriale delle piastrelle da rivestimento.

Di-segno, forma e colore - L’articolazione cromatica delle ceramiche di Giò Ponti

M. Rossi;G. Buratti
2017-01-01

Abstract

Secondo la classificazione di Semper, la ceramica è l’arte plastica che nasce dal modellato dell’argilla prima della cottura, per la creazione di suppellettili di uso comune e di elementi costruttivi. La reperibilità della materia prima, la facilità di modellazione e la relativa resistenza e durevolezza del materiale ne hanno favorito l’applicazione nella fabbricazione di suppellettili e all’architettura, ma il vero successo della ceramica negli artefatti domestici e nella decorazione dell’edificio è legato connubio con il colore, che ne diventa la caratteristica più evidente. La naturale integrazione di forma, segno e colore che caratterizza l’immagine di suppellettili per la casa e maioliche da rivestimento permette di superare la questione della decorazione come ornamento di superficie rendendola organica al disegno generale dell’oggetto. Giò Ponti –che fu uno dei primi architetti italiani ad occuparsi attivamente di design industriale e dal 1938 al 1961 fu docente di “Interni, arredamento e decorazione” al Politecnico di Milano- riconobbe l’efficacia di quest’arte con un’attenzione costante e soluzioni progettuali capaci di coniugare la tradizione classica con il desiderio di modernità, tanto nelle suppellettili per la casa che nei rivestimenti industriali. All’inizio della sua attività legò il suo nome a una delle più importanti manifatture italiane, la Richard-Ginori, della quale fu direttore artistico dal 1923 al 1938 rinnovandone la produzione e l’immagine commerciale in parallelo con le trasformazioni che stavano vivendo la società e il mondo produttivo. Negli anni ’60-’70 si cimenterà ancora nella e con la decorazione della nel disegno dei pavimenti dell’hotel Parco dei Principi a Sorrento e della Salzburger Nachricten, quando la versatilità della ceramica nell’architettura segnava il trionfo della produzione industriale delle piastrelle da rivestimento.
2017
Colore e Colorimetria Contributi Multidisciplinari Vol. XIII A
978-88-99513-05-4
ceramica e design
colore e decorazione
ceramica e architettura
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