Il contributo che si intenderebbe proporre interessa il tema della tutela dei monumenti lombardi durante la prima guerra mondiale. Le nuove modalità e i nuovi strumenti di combattimento che caratterizzano lo scontro tra le nazioni belligeranti nel secondo decennio del Novecento, come i bombardamenti, rappresentano un’esperienza nuova anche per le istituzioni statali preposte alla protezione del patrimonio artistico e monumentale dalla guerra aerea. Economicamente a carico del Ministero della Guerra, i provvedimenti tecnici per la difesa dai danni bellici dei monumenti, di competenza del Ministero della Pubblica istruzione, in ambito territoriale erano messi in atto dai funzionari delle Soprintendenze ai Monumenti. Nonostante l’effettiva lontananza dell’area lombarda dalle linee del fronte, a seguito di un crescente allarme sullo sviluppo del conflitto ile opere per la protezione antiaerea dei monumenti lombardi subirono una significativa accelerazione solo nel 1917. Nell’ambito della riflessione sull’argomento, alla luce di documenti inediti conservati presso l’Archivio Monumenti della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milano, da una parte si analizzeranno gli aspetti connessi alla scelta degli edifici oggetto di protezione in relazione al novero complessivo delle architetture lombarde comprese nell’elenco dei monumenti nazionali, dall’altra si considereranno i tipi di provvedimenti tecnici impiegati per la difesa, quali castelli e paratie in legno, teli imbottiti sospesi ( come ad empio per gli affreschi della Cappella della Regina Teodolinda a Monza, o per la Cappella Colleoni a Bergamo), ecc.. Tali opere di protezione ebbero in generale carattere di semplicità e di sperimentazione rispetto al problema dei bombardamenti aerei ma furono, come è noto, punto di riferimento per il perfezionamento delle azioni di difesa che in modo più diffuso ed esteso si resero necessarie per i monumenti con la seconda guerra mondiale.

Tutela monumentale in Lombardia e Grande Guerra: la protezione dai danni bellici

PESENTI, SERENA
2019-01-01

Abstract

Il contributo che si intenderebbe proporre interessa il tema della tutela dei monumenti lombardi durante la prima guerra mondiale. Le nuove modalità e i nuovi strumenti di combattimento che caratterizzano lo scontro tra le nazioni belligeranti nel secondo decennio del Novecento, come i bombardamenti, rappresentano un’esperienza nuova anche per le istituzioni statali preposte alla protezione del patrimonio artistico e monumentale dalla guerra aerea. Economicamente a carico del Ministero della Guerra, i provvedimenti tecnici per la difesa dai danni bellici dei monumenti, di competenza del Ministero della Pubblica istruzione, in ambito territoriale erano messi in atto dai funzionari delle Soprintendenze ai Monumenti. Nonostante l’effettiva lontananza dell’area lombarda dalle linee del fronte, a seguito di un crescente allarme sullo sviluppo del conflitto ile opere per la protezione antiaerea dei monumenti lombardi subirono una significativa accelerazione solo nel 1917. Nell’ambito della riflessione sull’argomento, alla luce di documenti inediti conservati presso l’Archivio Monumenti della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milano, da una parte si analizzeranno gli aspetti connessi alla scelta degli edifici oggetto di protezione in relazione al novero complessivo delle architetture lombarde comprese nell’elenco dei monumenti nazionali, dall’altra si considereranno i tipi di provvedimenti tecnici impiegati per la difesa, quali castelli e paratie in legno, teli imbottiti sospesi ( come ad empio per gli affreschi della Cappella della Regina Teodolinda a Monza, o per la Cappella Colleoni a Bergamo), ecc.. Tali opere di protezione ebbero in generale carattere di semplicità e di sperimentazione rispetto al problema dei bombardamenti aerei ma furono, come è noto, punto di riferimento per il perfezionamento delle azioni di difesa che in modo più diffuso ed esteso si resero necessarie per i monumenti con la seconda guerra mondiale.
2019
WWI, protection monuments, Milan, Lombardy
Seconda Guerra mondiale, protezione monumenti, Milano, Lombardia
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