Il nostro progetto si propone di costruire un luogo di passaggio tra la solennità monumentale del Sacrario di Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni e la complessità dell’ambiente naturale che lo circonda , fare spazio ad un luogo quieto, che non entri in competizione con il monumento e che allo stesso tempo non ne ignori il linguaggio severo. Si tratta di costruire una camera di decompressione che lasci al visitatore la possibilità di muoversi da un luogo denso di emozioni come il Sacrario ed di inoltrarsi verso il più quotidiano paesaggio del Carso senza cancellare l’esperienza del monumento.Proponiamo di realizzare una ampia stanza quadrata a cielo aperto, di 100 m di lato, parzialmente scavata nella collina e definita su tre lati da muri in pietra di 6 m di altezza. La stanza a cielo aperto si apre alle spalle della sommità del Sacrario che, con il retro degli edifici terminali, definisce il quarto lato della stanza. La stanza accetta le geometrie nette del Sacrario, ma si lascia invadere dalla natura. Non c’è pavimento, solo il pietrisco carsico e le rocce affioranti, in cui erbacee e piccoli arbusti si sviluppano liberamente come in tutto il territorio dell’altopiano. La stanza espone lo stadio finale dell’evoluzione geologica; la terra affiora e compare un nuovo stato vegetazionale.

Open Air Museum, Sacrario di Redipuglia

TAMBURELLI, PIER PAOLO;
2010-01-01

Abstract

Il nostro progetto si propone di costruire un luogo di passaggio tra la solennità monumentale del Sacrario di Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni e la complessità dell’ambiente naturale che lo circonda , fare spazio ad un luogo quieto, che non entri in competizione con il monumento e che allo stesso tempo non ne ignori il linguaggio severo. Si tratta di costruire una camera di decompressione che lasci al visitatore la possibilità di muoversi da un luogo denso di emozioni come il Sacrario ed di inoltrarsi verso il più quotidiano paesaggio del Carso senza cancellare l’esperienza del monumento.Proponiamo di realizzare una ampia stanza quadrata a cielo aperto, di 100 m di lato, parzialmente scavata nella collina e definita su tre lati da muri in pietra di 6 m di altezza. La stanza a cielo aperto si apre alle spalle della sommità del Sacrario che, con il retro degli edifici terminali, definisce il quarto lato della stanza. La stanza accetta le geometrie nette del Sacrario, ma si lascia invadere dalla natura. Non c’è pavimento, solo il pietrisco carsico e le rocce affioranti, in cui erbacee e piccoli arbusti si sviluppano liberamente come in tutto il territorio dell’altopiano. La stanza espone lo stadio finale dell’evoluzione geologica; la terra affiora e compare un nuovo stato vegetazionale.
2010
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
baukuh_Sacrario di Redipuglia · Divisare.pdf

accesso aperto

Descrizione: abstract del progetto
: Altro materiale allegato
Dimensione 1.54 MB
Formato Adobe PDF
1.54 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1010902
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact