La metropoli milanese possiede una delle aree agricole protette più vaste d’Europa. L’economia forte del mattone e le politiche infrastrutturali regionali hanno però sempre posto una grave ipoteca sulle effettive possibilità di valorizzazione di questo prezioso territorio a sud di Milano. Recentemente, tuttavia, la convergenza di diversi fattori - la crisi del mercato immobiliare, l’istituzione dei distretti agricoli regionali, il rafforzamento delle reti locali in difesa del territorio, l’attenzione crescente verso il consumo di suolo e verso l’economia rurale - ha consentito ad alcuni comuni e aziende agricole presenti nel Parco Agricolo Sud di consolidare e creare nuove strategie di sistema in mancanza di politiche efficaci dell’ente provinciale preposto al governo dell’area, esprimendo ‘dal basso’ progetti collettivi di sviluppo del settore agro-alimentare e della multifunzionalità. Alla pianificazione ufficiale si è così sovrapposta una nuova trama di azioni e obiettivi, priva tuttavia per il momento di una regia unitaria. Si sono finalmente create le effettive condizioni per trasformare in occasione di scambio, collaborazione e reciproca risorsa l’attuale conflitto tra aree urbane e agricole; ma il processo richiede nuovi strumenti e obiettivi di piano che potrebbero fornire un esempio anche per altri contesti.
Fragilità e risorse dell’agricoltura periurbana: il caso dei distretti rurali del Parco Agricolo Sud Milano
VESCOVI, FRANCESCO
2015-01-01
Abstract
La metropoli milanese possiede una delle aree agricole protette più vaste d’Europa. L’economia forte del mattone e le politiche infrastrutturali regionali hanno però sempre posto una grave ipoteca sulle effettive possibilità di valorizzazione di questo prezioso territorio a sud di Milano. Recentemente, tuttavia, la convergenza di diversi fattori - la crisi del mercato immobiliare, l’istituzione dei distretti agricoli regionali, il rafforzamento delle reti locali in difesa del territorio, l’attenzione crescente verso il consumo di suolo e verso l’economia rurale - ha consentito ad alcuni comuni e aziende agricole presenti nel Parco Agricolo Sud di consolidare e creare nuove strategie di sistema in mancanza di politiche efficaci dell’ente provinciale preposto al governo dell’area, esprimendo ‘dal basso’ progetti collettivi di sviluppo del settore agro-alimentare e della multifunzionalità. Alla pianificazione ufficiale si è così sovrapposta una nuova trama di azioni e obiettivi, priva tuttavia per il momento di una regia unitaria. Si sono finalmente create le effettive condizioni per trasformare in occasione di scambio, collaborazione e reciproca risorsa l’attuale conflitto tra aree urbane e agricole; ma il processo richiede nuovi strumenti e obiettivi di piano che potrebbero fornire un esempio anche per altri contesti.File | Dimensione | Formato | |
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